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FOTOGRAFI, STORICI DELL’ARTE E CITTADINI MONITORANO IL “PATRIMONIO IN COMUNE”

Il 30 gennaio parte il progetto del Comune di Palomonte e di altrospazio sulla documentazione del patrimonio dei paesi a rischio sismico.


Il sisma del 1980 ha lasciato a Palomonte le sue ferite ancora visibili, una parte importante del suo patrimonio storico-artistico è in rovina o coperto dalla polvere della cattiva ricostruzione. Per salvaguardare, valorizzare e mettere in sicurezza nella memoria e nelle coscienze dei suoi abitanti il patrimonio esistente, martedì 30 gennaio prenderà il via la collaborazione tra il Comune di Palomonte e altrospazio, un’equipe di fotografi con formazione storico-artistica e di professionisti della comunicazione editoriale, altamente specializzati e già da molti anni operativi nella documentazione e nella diagnostica del patrimonio culturale in tutta Italia.


Martedì 30 gennaio, alle 18.00, nella sala degli affreschi del Comune di Palomonte, verrà presentato il progetto PIC – Patrimonio In Comune, una dettagliata campagna di documentazione fotografica e video dei beni artistici, storici, immateriali del paese che è stato individuato da altrospazio per rappresentare l’Italia meridionale in un progetto ambizioso che mira a monitorare il patrimonio dei paesi a rischio sismico della nostra fragile Penisola. PIC- Patrimonio In Comune, nei prossimi mesi, con l’aiuto di finanziatori privati e una campagna di crowdfunding, si avvierà ad operare su tutto il territorio nazionale proponendo come modello il lavoro di documentazione già effettuato nel comune aquilano di Capistrello e quello in divenire di Palomonte.  

 

L’obbiettivo iniziale della collaborazione tra il comune salernitano e altrospazio prevede la partecipazione attiva dei palomontesi che dovranno indicare gli elementi del proprio patrimonio da inserire in una “capsula del tempo” che sarà trasmessa alle generazioni future. A coadiuvare il lavoro del 30 gennaio insieme a studenti, associazioni, animatori culturali, finanziatori privati e amministratori saranno Davide Franceschini e Federico Di Iorio, fotografi e storici dell’arte fondatori di altrospazio, che raccontano il progetto PIC – Patrimonio In Comune con queste parole: «L’immenso patrimonio che abbiamo ereditato è la sostanza della nostra identità e del nostro stesso futuro, ma è anche la nostra risorsa più a rischio, insieme al paesaggio e alle produzioni d’eccellenza. L’impossibilità di monitorare, restaurare, conservare, gestire e promuovere al meglio anche solo i beni concentrati nelle principali città, toglie alla grandissima rete dei piccoli e medi Comuni italiani la quasi totalità delle esigue risorse messe ogni anno a disposizione, esponendoli ancor più al rischio sismico, agli effetti del dissesto idrogeologico, dello spopolamento e di tutte quelle cause materiali e immateriali che concorrono a minarne la sopravvivenza e finanche i tentativi di rinascita.»

 

Alla prima “divisione dei compiti” tra esperti e cittadini seguirà il lavoro di documentazione dell’equipe che, nei prossimi mesi, fornirà alla collettività l’occasione di conoscere realmente e dettagliatamente il proprio patrimonio e, insieme, progettare azioni di valorizzazione e promozione.


 

 

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